Un giorno andai con mia madre in un istituto per ciechi. In una sala due bambini disegnavano. Mi avvicinai: i fogli erano pieni di piccoli segni neri, una sorta di alfabeto misterioso ... provai una profonda emozione. Sentii fin da allora che i segni non sono necessariamente l'immagine di qualcosa che si è visto, ma possono esprimere qualcosa che è dentro di noi... Giuseppe Capogrossi - Roma 1900-1972
Once I went with my mother to an institute for blind people. In a room some children were drawing. I went closer: the papers were full of small black signs, like a mysterious alphabet...I felt a deep emotion. Since then I felt that signs are not necessarily the image of something we have seen, but can express something which is inside us... Giuseppe Capogrossi - Rome 1900-1972
Un giorno andai con mia madre in un istituto per ciechi. In una sala due bambini disegnavano. Mi avvicinai: i fogli erano pieni di piccoli segni neri, una sorta di alfabeto misterioso ... provai una profonda emozione. Sentii fin da allora che i segni non sono necessariamente l'immagine di qualcosa che si è visto, ma possono esprimere qualcosa che è dentro di noi... Giuseppe Capogrossi - Roma 1900-1972
Once I went with my mother to an institute for blind people. In a room some children were drawing. I went closer: the papers were full of small black signs, like a mysterious alphabet...I felt a deep emotion. Since then I felt that signs are not necessarily the image of something we have seen, but can express something which is inside us... Giuseppe Capogrossi - Rome 1900-1972
photo FondazioneArchivioCapogrossi